L’edilizia è senza dubbio il comparto che più di tutti incide sulla vivibilità di un contesto sociale e pertanto intende farsi promotrice di un percorso di crescita e sviluppo.
31 luglio 2023 – “Patrimonio edilizio e infrastrutturale: riqualificare per dare sicurezza”. Questo è il tema della due giorni di Convegno “Costruire e Recuperare” promosso a Bagnoli Irpino (AV) il 21 e 22 settembre dal Centro Studi “Edilizia Reale” e ISI – Ingegneria Sismica Italiana.
Coorganizzatori del Convegno sono: Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Avellino, Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, Ordine dei Geologi della Campania, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino, Collegio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Avellino, Federazione Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Campania, ANACI.
La sinergia tra queste realtà unitamente a una visione comune sui temi della prevenzione e della sicurezza sismica, ha dato origine a questo articolato Convegno finalizzato alla presentazione di una proposta di legge che possa inserire l’assicurazione obbligatoria in edilizia, in merito agli abitati, all’usura dei materiali e alla riqualificazione sismica.
L’edilizia è senza dubbio il comparto che più di tutti incide sulla vivibilità di un contesto sociale, e non avendo un carattere lobbistico, intende farsi promotrice di un percorso di crescita e sviluppo che possa coinvolgere in maniera trasversale tutti i segmenti della società civile.
Il Centro Studi “Edilizia Reale” e ISI – Ingegneria Sismica Italiana ritengono che il tema della sicurezza in edilizia debba riacquistare centralità nell’interesse comune, ma anche nell’agenda politica. Per questo si intende valorizzare la proposta di legge presentata nel 2019 dall’ex deputata campana Michela Rostan, sull’istituzione di un “Programma nazionale per l’assicurazione obbligatoria degli edifici privati contro i danni derivanti da calamità naturali”.
Nella narrativa della proposta depositata alla Camera dei deputati (n. 1943), si evidenziano alcuni dati: “Tra il 1900 e il 2002, secondo i dati riportati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Italia ha registrato circa 29.000 alluvioni in 14.000 siti. Inoltre, fra il 1950 e il 2012 sono state registrate almeno 1.061 frane con vittime in 962 località e almeno 672 inondazioni con vittime in 563 località. In questo periodo, il numero complessivo di morti, feriti e dispersi provocato da eventi idrogeologici è stato di oltre 9.000; gli sfollati e i senza dimora sono stati oltre 700.000”.
Sempre in tema di numeri, secondo ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) e CRESME (Centro ricerche economiche, sociologiche e di mercato nell’edilizia), dal 1944 al 2011 il danno complessivo prodotto da terremoti, frane e alluvioni in Italia ha superato i 240 miliardi di euro, con una media di 3,5 miliardi di euro l’anno.
La scelta del contesto sociale individuato dai promotori del Convegno “Costruire e Recuperare” non è casuale. La provincia di Avellino è stata, infatti, teatro del drammatico terremoto del 1980 a cui è seguita la più grande stagione di ricostruzione edilizia della storia dell’Italia repubblicana.
La nuova classificazione sismica elaborata a seguito dell’80, ha portato la provincia in cima all’indice di rischiosità, tale per cui l’aggiornamento legislativo in merito alle costruzioni ha subito notevoli evoluzioni. Dalla messa in sicurezza statica al rinforzo dei solai, dal consolidamento strutturale alla cucitura delle fessure, senza trascurare l’utilizzo di determinati materiali e le tecniche di lavorazione.